“Abbiamo con noi oggi la persona più importante del Distretto, che non sono io ma il nostro responsabile della Fondazione, Paolo Racconi”. Con queste parole, sorridendo, ero uso introdurre Paolo alle visite amministrative dei Club, a cui lui partecipava sempre, nonostante qualche volta non fosse proprio in forma, o fosse appena uscito da una visita di controllo o addirittura ricoverato, insomma nonostante la malattia. Paolo era un osso duro, un lottatore, una persona che fa dell’onestà e dell’etica professionale il suo credo di vita. Paolo era intransigente, un uomo di regole, che conosceva benissimo e che pretendeva venissero rispettate. Ma Paolo aveva anche una grande umanità ed una profonda generosità, tipica delle persone superiori. Perché Paolo non è più con noi? Perché non possiamo più avere il privilegio di condividere le nostre idee e i nostri progetti con un uomo così capace, retto, giusto? Non lo so. La vita presenta dei misteri incomprensibili a noi miseri mortali. Crediamo di avere una risposta per tutto, ma l’unica risposta è l’insegnamento che ci lascia Paolo: una rettitudine morale esemplare, una tenacia incredibile e una grande sensibilità. Personalmente mi resta anche molta amarezza ed un profondo vuoto. Grazie Paolo, grazie Amico mio.

Carlo Conte